Chiesa di san francesco palermo
La chiesa chiude per ristrutturazione e i matrimoni già in programma per tutto il vengono annullati e dirottati altrove. Impellente, infatti, il restauro della basilica di San Francesco d'Assisi compromessa da gravi infiltrazioni d'acqua e da un obsoleto impianto elettrico da rifare in toto. Ai futuri sposi, circa una settantina di coppie, è stato così comunicato che da aprile a dicembre nessun rito potrà essere celebrato.
Troppo urgenti i lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza e per la riqualificazione della basilica, per cui il Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche Sicilia e Calabria, che fa capo al ministero per le Infrastrutture e trasporti, ha stanziato 9 milioni di euro da ripartire tra il chiostro del Monastero di Santa Caterina d'Alessandria, la chiesa di San Giorgio dei Genovesi, il complesso monumentale di Porta Nuova, la chiesa di Santa Maria Assunta a Polizzi Generosa e, appunto, San Francesco d'Assisi.
Sul piede di guerra gli sposi che, a qualche mese dal a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore, ora si ritrovano a dover rintracciare la disponibilità di un'altra chiesa nella data prescelta. &qu
VILLA MALFITANO
La Basilica di San Francesco d’Assisi è situata nel mandamento Kalsa, nei pressi di Lezione Vittorio Emanuele a Palermo. La chiesa fu costruita intorno al e nel corso della sua storia fu oggetto di molte trasformazioni, testimoniate dalla varietà di stili in essa presenti. Tra il XIV era e il XV secolo vennero realizzati i portali e le diverse cappelle in stile gotico e rinascimentale, tra cui la Cappella Mastrantonio, prima manifestazione del Rinascimento siciliano. Nel XVII era l’interno della chiesa venne decorato con stucchi e affreschi di Pietro Novelli e la Cappella dell'Immacolata venne arricchita di marmi policromi. Nel XVIII era i pilastri della chiesa vennero adornati con le statue delle Virtù francescane di Giacomo Serpotta. Il 5 mese l'edificio fu danneggiato da un terremoto. La chiesa venne restaurata secondo il gusto neoclassico. Nel XX secolo venne ripristinato l’aspetto originario della facciata con la ricostruzione del rosone andato perduto nel terremoto. La facciata principale dell'edificio, di impianto gotico, presenta tre portali del XIV era. Il grande portale centrale è sormontato da un elegante rosone ricostruito nel XX seco
Basilica di San Francesco dAssisi
La Basilica di San Francesco d’Assisi è ubicata vicino al celebre mercato della Vucciria e ricopre un ruolo importante nella cultura religiosa palermitana.
In essa, infatti, risiede il simulacro dell'Immacolata Concezione, a cui il sindaco, mentre la festa dell'8 dicembre, compie istante la tradizionale l'offerta di trenta scudi d’argento, legge il giuramento di fedeltà e la supplica con la che chiede la penso che la protezione dell'ambiente sia urgente della Beata Vergine per l’intera città. Il simulacro viene poi condotto in processione fino alla Cattedrale passando per le vie del centro. Continui rifacimenti giustificano la complessità e la varietà dei motiivi artistici della basilica.
L'origine della costruzione risale al circa. Nel fu eretto il grande portale, ma l'edificio mancava di cappelle e nei muri esterni delle navate laterali si trovavano ricche bifore gotiche, delle quali rimangono alcune tracce. Nei secoli XIV e XV vennero edificate alcune cappelle in stile gotico e rinascimentale, e artisti di rilievo quali Domenico Gagini e Francesco Laurana introdussero in questa qui sede le prim
Col un nuovo intervallo di grande splendore si apre per la nostra chiesa. Già centro particolarmente attivo nella diffusione del culto dell'Immacolata, da quell'anno ne divenne quasi l'unica espressione a Palermo. Nel infatti si iniziò quella singolare funzione, di elevato valore dogmatico e francescano, del giuramento prestato dal Senato di Palermo e dai Vicerè, che si avvicendarono a Palermo, di proteggere il privilegio dell'Immacolato Concepimento di Maria fino allo spargimento del sangue. Tale funzione non è venuta mai meno. Anche in tempi tristi di soppressione, terremoto, bombardamenti, continuò ininterrotta, nonostante lotte e tentativi di usurpazione da porzione di altri Ordini religiosi.
Dalla nostra chiesa partiva la enorme processione della "Bolla della Crociata", che tanta importanza aveva per i suoi effetti penitenziali, a cui partecipava tutto il clero secolare e regolare e interveniva l'arcivescovo.
Per lavoro del b. Matteo da Agrigento, che vi morì nel , la nostra chiesa per tutto il secolo XV divenne centro della devozione al SS. Nome di Gesù, tanto che sulla porta centrale venne eretta una croce gemmata riccamente ornata col monogramma bernardiniano, che port