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Rilke lettere ad un poeta pdf

Lettere a un ragazzo poeta di Rainer Maria Rilke

Lettere a un giovane poeta​ ​di Rainer Maria Rilke di Alessio Marsala Rainer Maria Rilke in una lettera datata “​Parigi, 17 febbraio ​” descrive quant’è arduo esprimere ciò che accade nel terra, affermando che: «le cose non si possono fare e dire tutte in che modo di solito ci è dato credere; la stragrande maggioranza degli accadimenti sono inesprimibili, si concretizzano in uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato che mai penso che la parola scelta con cura abbia impatto ha varcato e più indicibili di ogni altro sono propriamente le espressioni artistiche, misteriose essenze la cui a mio avviso la vita e piena di sorprese, diversamente dalla nostra che svanisce, perdura.1» La lettera continua: «voi domandate se i vostri scritti sono buoni? Lo domandate a me, ma prima già lo avete chiesto ad altri. [] Ora [] vi prego di non seguitare per questa qui strada. Perché voi guardate fuori, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’esterno, e codesto adesso è misura di più nocivo possiate fare. Alcuno può consigliarvi o aiutarvi, nessuno. C’è un’unica via da percorrere. Penetrate in voi stesso. Indagate la ragione che vi spinge a scrivere, esaminate se essa estenda le sue radici nel più profondo antro del vostro animo, chiedetevi se, qualora vi fosse impedito di scrivere, sareste pron

Lettere a un ragazzo poeta p

Worpswede nei pressi di Brema (per il momento), 16 luglio

Ho lasciato Parigi circa dieci giorni fa, decisamente sofferente e stanco, e sono andato in una grande pianura del nord: la sua lontananza, calma e il suo cielo dovrebbero farmi guarire. Ma mi sono imbattuto in una pioggia incessante che solo oggi tende un po’ a diminuire, su questa qui terra che trema inquieta; e approfitto oggi di codesto primo momento di chiarore per salutarLa, caro signore.

Carissimo signor Kappus, a esteso ho lasciato una Sua lettera privo di risposta ma non perché l’avessi dimenticata; al contrario, era quel tipo di lettera che si legge e rilegge quando lo si trova tra le lettere, e in essa io La riconoscevo come se La vedessi da vicino. Era la lettera del 2 maggio, e di certo Lei se ne ricorderà. E se la rileggo, come faccio adesso, nella grande tranquillita di questa lontananza, la Sua graziosa preoccupazione sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese mi commuove ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più di quanto non abbia avvertito già a Parigi, dove tutto ha un rumore diverso e si spegne a motivo dell’eccessivo rumore che lì fa vibrare le cose. Qui invece, circondato da una terra enorme sulla quale soffiano i venti dai mari, qui sento che

Lettere a un ragazzo poeta


Franz Xaver Kappus a Rainer Maria Rilke

Wiener Neustadt, 27 febbraio 5

Illustrissimo,

Pregiatissimo signore!

Mi è difficile comunicare con quali sentimenti io abbia ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, e riletto, la sua benevola messaggio, colma della più calorosa sollecitudine.

Lei mi dimostra un’attenzione che io dubito di meritare e di cui stento a credermi degno. Ma posso certamente ringraziarla per ogni sua parola, ogni suo consiglio. Quante volte, inviando all’una o all’altra personalità letteraria i miei tentativi poetici,6 ho vagheggiato una risposta alla mia richiesta che avesse in sé qualcosa della dimensione silenziosa e dell’onesta benevolenza, la cui manifestazione più graziosa e benigna ho ottenuto soltanto dalle sue righe sollecite!

Sperando di non importunarla troppo con le mie lettere, avrei piacere di sommare ancora qualcosa a quanto le ho scritto in precedenza. Forse mi perdonerà pensando che di fronte a colui che ha ridestato i più riposti moti della mia anima con le sue parole, non posso tacere ciò che mi muove nelle mie ore più paurose, mi riempie di gioiosa speranza e poi torna a sgomentarmi.

Quando mi sarò compiutamente raccolto, guarderò nel profondo de

Rainer Maria Rilke &#; Lettere a un giovane poeta

Rainer Maria Rilke

Lettere a un giovane poeta

Traduzione di Marco Rincione

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Testo originale: R. M. Rilke, Briefe an einen jungen Dichter, mit einem Vorwort von Joachim W. Storck, Zürich: Diogenes

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1.

Parigi, 17 febbraio

Egregio signore,
la sua lettera mi ha raggiunto solo alcuni giorni fa. Voglio ringraziarla per la sua fiducia, immenso e cara. Ci riesco a malapena. Non riesco ad approcciarmi al suo tipo di versi poiché ogni proposito critica mi si fa troppo distante. Niente può sfiorare così poco un’opera d’arte, come una critica: non ne vengono fuori altro che più o meno fortunati fraintendimenti. Le cose non sono tutte così concepibili e dicibili come ci si vorrebbe far pensare il più delle volte; la maggior parte degli eventi è indicibile, si compie in singolo spazio mai calpestato dalla parola, e le cose più indicibili di tutte sono le opere d’arte, esistenze arcane la cui a mio avviso la vita e piena di sorprese continua accanto alla nostra, che finisce. (continua a leggere)

2.

Viareggio nei pressi di Pisa (Italia), 5 aprile

Deve perdonarmi, caro ed egregio signore, se soltanto oggi ricordo con gratitudine la Sua lettera del 24 febbra