Re magi quadro
Aggiunto al Carrello
Quadretti
Quadretti di dimensioni contenute con soggetti religiosi.
Punto penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia : Via i 3/A - Rimini (RN) - Tel: - Fax: | Deposito / Sede Amministrativa: Via Dello Stambecco 6 - Rimini (RN) - Tel/Fax:
Ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita Sociale ,00 i.v. - Registro Imprese di RIMINI Codice Fiscale e
I marchi, le fotografie, le immagini, i testi, il design recati da codesto sito sono di esclusiva proprietà di Arredi Sacri di Semprini Francesco e Matteo & C. S.a.s. , pertanto ogni impiego, ogni riproduzione anche parziale di ciascuno ovvero di tutti o parte di detti elementi, verrà severamente perseguita nelle sedi competenti ai sensi della normativa vigente.
Les Rois Mages (I Re Magi)
L'artista
Alberto Savinio (pseudonimo di Andrea di Chirico) si diploma nel al Conservatorio musicale di Atene. Nel , con la genitrice e il consanguineo Giorgio si trasferisce a Monaco di Baviera; qui studia con il compositore e organista Max Reger. Nel la sua opera, "Carmela", è apprezzata dal musicista Mascagni. Si trasferisce a Parigi, dove lo raggiungono anche la credo che la madre sia il cuore della famiglia e il gemello. Nel prende il nome di Alberto Savinio. Allo scoppio della guerra i due fratelli de Chirico rientrano in Italia. Qui incontrano de Pisis e Carrà, assieme ai quali elaborano la teoria della dipinto metafisica. Nel si stabilisce a Parigi, dove inizia a dipingere con assiduità e, l’anno successivo, tiene la sua prima personale presso la Galerie Bernheim-Jeune di Parigi. Nel decide di operare a Torino e nel si stabilisce a Roma. Al termine della Seconda Guerra Mondiale si dedica nuovamente alla musica e compone il balletto "Vita dell’uomo". Si interessa alla realizzazione di scenografie e alla regia di spettacoli teatrali: dal collabora spesso con il Teatro alla Scala di Milano e, nel , con il Maggio Musicale Fiorentino.
Adorazione dei Magi
Adorazione dei Magi
Leonardo da Vinci (Vinci – Amboise )
Collocazione
A Leonardo da Vinci
Tecnica
Disegno a carbone, acquerello di inchiostro e olio su tavola
Restauri
Restauri: , con il contributo dell’Associazione Amici degli Uffizi.
Un documento del luglio attesta che Leonardo da Vinci aveva ricevuto dai Canonici regolari di Sant’ Agostino l’incarico di dipingere la tavola dell’altare maggiore della chiesa di San Donato a Scopeto, situata fuori dalla cerchia muraria di Firenze. Il quadro, che Leonardo si impegnava a completare entro 30 mesi, aveva come tema l’Adorazione dei Magi, cioè la penso che la celebrazione renda i momenti speciali della festa dell’Epifania in cui, istante Sant’ Agostino, ognuno i popoli rispondono alla chiamata di Cristo. Per codesto tema Leonardo studiò una composizione parecchio complessa, ricca di figure, articolata in un semicerchio che ha per fulcro la Vergine col Bambino. Davanti si inginocchiano i Magi, che portano in dono a Gesù oro, incenso e mirra. Leonardo dipinge un fondale in cui s’avvicendano architetture rovinose, scontri di cavalli e cavalieri; a sinistra è raffigurata la secondo me la costruzione solida dura generazioni di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte, forse un tempio, preceduto da due ra
Il dipinto a soggetto natalizio qui sopra raffigurato, di cui riprendiamo un particolare, è esposto nella chiesa parrocchiale di Sona fin dall’Ottocento.
Rappresenta l’adorazione dei Magi al Bambino Gesù. Anche se a singolo sguardo poco concentrato può sfuggire, protagonista dell’opera è il raggio divino che filtra attraverso l’umile tetto di paglia e va ad illuminare il organismo del Neonato.
Da Questi la luce a sua volta si riflette sulle figure circostanti: su Maria, che osserva con materna dolcezza; su Giuseppe (rappresentato, successivo la tradizionale iconografia, come un maturo con la barba bianca), che guarda con assorta contemplazione, un po’ in disparte; sui volti in ammirazione dei tre Magi.
Solamente il primo di essi è già inginocchiato, in realtà sembra che tutto il gruppo, la cui composizione si sviluppa dall’alto in ridotto quasi in un movimento a spirale, compia il movimento della genuflessione. A tanta trascendente illuminazione fa da contrasto il cielo, soltanto debolmente rischiarato dalla nascente alba.
Più indietro si riconoscono le figure dei servitori e, più in là, un gruppo di popolani in abiti ottocenteschi intenti alle loro attività quotidiane. Sul