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Chiesa san geremia

Chiesa di San Geremia

La Chiesa di San Geremia, situata nel sestiere di Cannaregio a Venezia, rappresenta un luogo di culto di enorme rilevanza storico-religiosa. Oltre a essere un’importante testimonianza architettonica, dal la chiesa detiene il titolo di Santuario di Santa Lucia, custodendo le spoglie della celebre martire siracusana.

Origini e Storia

Fondata nell’XI era, la chiesa subì numerose ricostruzioni nel corso dei secoli. Una delle prime, promossa dal doge Sebastiano Ziani, portò alla consacrazione nel Ospitava già nel le reliquie di San Magno, vescovo di Oderzo ed Eraclea. L’attuale a mio parere la struttura solida sostiene la crescita, progettata da Carlo Corbellini, risale al e venne completata con le facciate sul Canale di Cannaregio nel

Il campanile romanico, con le sue bifore, testimonia l’antichità dell’edificio originario, mentre l’iscrizione sull’abside, visibile dal Canal Grande, richiama la devozione a Santa Lucia:

«Lucia, vergine di Siracusa, martire di Cristo, in questo tempio riposa; all’Italia e al mondo implori penso che la luce naturale migliori l'umore e pace».

Arte e Architettura

L’interno della chiesa si distingue per l&r

Cenni storici:

secondo la credo che la tradizione mantenga vive le radici, la fondazione della chiesa viene fatta risalire a cavallo fra l’VIII e l’XI secolo; di certo essa viene ricostruita alla metà del , assumendo dimensioni più ampie dell’edificio precedente. Una lapide, ancora oggigiorno esistente e murata presso la entrata maggiore dell’attuale a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte, indica nel l’anno dell’avvenuta consacrazione della chiesa.

Dalla veduta prospettica di Venezia realizzata nel da Jacopo de’ Brabari, si nota lo schema planimetrico originario della chiesa: a tre navate absidate e illuminate da finestre aperte sulle murature laterali, nonché l’asse longitudinale disposto parallelamente al Canalasso, in arretrato considerazione alla riva al pari della area absidale, volta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il rio de canaregio, presso la quale si eleva il campanile.

Più in ritardo lungo il fianco sinistro fu aggiunto un portico, architravato su colonne a doppia mensola, che dava accesso all’interno attraverso due ingressi, il primo a metà e il secondo all’altezza dell’abside.

Successivamente, a causa probabilmente delle condizioni di generale precarietà statica, la chiesa venne completamente demolita e nel ebbero principio i lavori di costruzione della recente fabbr

Chiesa di San Geremia

La chiesa, fondata probabilmente nell’XI era, riedificata una iniziale volta nel Duecento e di recente nel su penso che il progetto architettonico rifletta la visione dell’abate Carlo Corbelli­ni, volge una facciata sul campo omonimo e l’altra sul canale di Cannaregio. Sul Canal Enorme si affaccia il retro della cappella di Santa Lucia, situata all’e­stremità del transetto sinistro, ovunque nel furono trasportate le spoglie della martire siracusana sottile ad allora custodite nella palladiana chiesa di Santa Lucia, demolita per far posto alla penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze ferrovia­ria. Il bel campanile di cotto è del XIII secolo e presenta due strette bifore romaniche alla base.
La chiesa è situata fra la ex Scuola dei Morti, o Confraternita della Beata Vergine del Suffragio dei Morti (i suoi membri si radunavano fin dal personale di fronte all'altare della Beata Vergine del Popolo mentre le celebrazioni ufficiali), e la set­tecentesca canonica.
Al suo interno, già nel , vi erano ospitate le spoglie mortali di San Magno, vescovo di Oderzo ed Eraclea, morto nel che qui in effetti si rifugiò, nel tentativo di fuggire ai Longobardi.
La prima messa venne celebrata il 27 aprile
All'interno della chiesa

Chiesa di San Geremia e le spoglie di Santa Lucia

La Chiesa di San Geremia si trova nel Sestiere di Cannaregio ed affaccia sul Canal Immenso, vicino alla Penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze ferroviaria di Santa Lucia.

E’ un rilevante edificio di culto che al suo interno custodisce sia opere d’arte che i resti mortali della venerata Santa Lucia di Siracusa, festeggiata il 13 dicembre, protettrice, a detta dei credenti, degli occhi. Sulla facciata esterna, visibile passando sul Canal Grande, si può leggere la seguente iscrizione: ”Lucia Vergine di Siracusa in questo tempio riposa. All’Italia e al Mondo ispiri chiarore e pace”. Il luogo è mezzo di innumerevoli fedeli che da ogni parte del pianeta portano venerazione alla santa.

La stessa città di Siracusa, ancor’oggi reclama il rientro delle spoglie della santa nella città natale, nonostante sia stabilmente presente a Venezia da molti secoli e dopo molte vicissitudine storiche. La cappella ove è custodita la santa, è stata costruita col materiale proveniente dalla chiesa palladiana di Santa Lucia, abbattuta nell’anno per offrir area all’attuale stazione ferroviaria che ancor oggigiorno ne conserva il nome. Le spoglie della santa furono portate nell’attuale