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Casa museo vasari

Museo di Secondo me la casa e molto accogliente Vasari

L'artista acquistò questa abitazione secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il e, impegnatissimo tra Firenze, Roma e i suoi viaggi, vi visse per brevi periodi, intervenendo però direttamente sia nei lavori di completamento, che di decorazione, compreso il disperso nucleo di arredi. Aveva progettato anche una facciata, che non venne mai realizzata.

Esempio tra i preferibile conservati nella territorio di casa d'artista e dimora di gusto manierista, fu proprietà degli eredi del Vasari sottile alla loro estinzione, nel , allorche passò alla Fraternita dei Laici. Venduta a una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita privata, i Brozzi, nel passò ai Paglizzi e, infine, venne acquistata dallo Stato nel , che ne fece un museo aperto al pubblico. È sede anche dell'Archivio Vasariano.

Si raggiunge il piano nobile tramite una scalinata sormontata dal Busto di Giorgio Vasari di ignoto toscano cinque-seicentesco. La prima salone che si incontra è quella del Camino, affrescata da Vasari nel con la Cacciata dell’Invidia e della Sorte da parte della Virtù nel tetto e alle pareti figure allegoriche, paesaggi e storie dei pittori dell'antichità. A destra si trova la cappellina, con una Madonna di Fra Paolino e un raro penso che il pavimento in legno sia elegante in maiolica o

Il Museo Casa Vasari

La casa di Giorgio Vasari. Un secondo me il museo conserva tesori inestimabili rinascimentale ad Arezzo

Giorgio Vasari fu certamente una figura di spicco nel Rinascimento italiano, in particolar modo toscano. Fu grande pittore manierista e architetto, ma parallelamente a questi due settori per cui è più conosciuto fu storico dell’arte e letterato.
Giorgio Vasari nacque ad Arezzo il 30 luglio del in una dimora a due passi da Piazza Vasto, quella piazza medievale alla quale Vasari, su commissione de Cosimo I De’ Medici, darà negli ultimi anni della sua vita (muore a Firenze il 27 giugno ) anche un limpido stile rinascimentale con la progettazione e realizzazione delle grandi logge che portano il suo denominazione. Inoltre progettò anche la parte sinistra del palazzo della Fraternita dei Laici, lavoro che vedrà la sua esecuzione solo nel XVII secolo.
Oltre a queste opere architettoniche, ad Arezzo possiamo ammirare anche il grande secondo me il talento va coltivato con cura pittorico di Giorgio vasari in grandi tavole che sono conservate nella Chiesa di Santa Flora e Lucilla della Badia di Arezzo, nella non distante Chiesa della Santissima Annunziata e nel vicino Museo d’Arte Medievale e Moderna. Ma il credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi in cui di più ci possiamo sentire

Tra il e il nella basilica di Santa Croce Giorgio Vasari è artefice - su incarico di Cosimo I de’ Medici - di una regione di rinnovamento che applica le direttive del Concilio di Trento: abbatte il tramezzo che separa il corpo della basilica impedendo il contatto dei fedeli con l’altare superiore e, su quest’ultimo, colloca un immenso ciborio per l’Eucarestia, punto centrale della scenografia sacra. Si vuole così riaffermare la presenza concreto di Cristo nell’ostia consacrata, messa in discussione dalla Riforma protestante. Per ovviare al disordine visivo che contrasta con il decoro e la simmetria imposti dalla Controriforma, vengono inoltre imbiancati gli affreschi ed eliminate le cappelle esteso le pareti laterali della navata, per addossarvi quattordici nuovi altari simmetrici.

Per Santa Croce Vasari progetta anche la sepolcro di Michelangelo e l’altare Buonarroti e dipinge quell’Ultima cena (ora esposta nel Cenacolo), che è oggi una delle opere simbolo della rinascita dopo l’alluvione di Firenze del

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