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Prostatite cronica abatterica cura

Prostatite cronica e acuta

La prostatiteè il procedimento infiammatorio della prostata ghiandola posta sotto la vescica, generalmente ad eziologia batterica da microorganismi Gram-negativi come Escherichia coli, Enterobacter, Klebsiella, Proteus, in altri casi causata da virus o funghi. La prostatite batterica può essere acuta o cronica, esistono però anche altri tipi di prostatite per le quali frequente non si conosce la causa in che modo la prostatite abatterica cronica, la prostatite cronica e la sindrome cronica dolorosa del pavimento pelvico. Alcune volte la prostatite decorre asintomatica.

La prostata è una ghiandolaè deputata alla produzione del secreto prostatico che fuoriesce durante l’eiaculazione, inizialmente nell’uretra per poi mescolarsi con gli spermatozoi e offrire origine al liquido seminale.

Numerosi processi flogistici, acuti o cronici, possono interessare tale ghiandola, provocando malattie infiammatorie della prostata, le prostatiti appunto, che prevalentemente colpiscono gli uomini tra i 20 e i 50 anni di età. Il processo infiammatorio può localizzarsi principalmente nella ghiandola prostatica o estendersi ai dotti eiaculatori, quindi all’epididimo, g

Prostatite cronica: quali sono i sintomi? Si guarisce?

Cos'è la prostatite?

La prostatite è l'infiammazione della ghiandola prostatica, un piccolo organo dell'apparato genitale maschile situato in prossimità della vescica e ubicazione a stretto legame con l'uretra.

Tipi di prostatite

Oltre alla prostatite acuta di inizio batterica – tema dell'articolo presente al link sottostante – esistono anche:

  • La prostatite cronica di inizio batterica;
  • La prostatite cronica di origine non-batterica;
  • La prostatite asintomatica.

Vale la pena ricordare ai lettori che la più recente classificazione delle prostatiti (, formulata da NIDDK) distingue la prostatite cronica non-batterica in due sottotipi patologici: la sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria (prostatite di tipo IIIA) e la sindrome dolorosa pelvica cronica non infiammatoria (prostatite di tipo IIIB).

Argomento di questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione saranno le prostatiti croniche e la variante asintomatiche.

Per approfondire: Prostatite acuta batterica: quali sono i sintomi e le cause?

Cos'è la prostatite cronica batterica?

Che farmaci impiegare nella prostatite?

Che cos’è la prostatite?

Con il termine prostatite si indica un processo infiammatorio a carico della prostata e dei tessuti circostanti. È una condizione clinica tipica della fascia di età tra i 20 e i 50 anni ed è molto abituale. Si stima infatti che riguardi dal 30% al 50% degli uomini. Le prostatiti vengono classificate in: batterica e abatterica (cioè causata da eventi diversi dai batteri).

 

Quali sono le cause più comuni?

Il primo genere, come suggerisce il nome, è dovuto ad un’infezione batterica a carico della ghiandola prostatica. La formaabatterica, chiamata anche sindrome dolorosa pelvica cronica, è causata da situazioni in che modo stress, ansia, traumi o sforzi, assunzione di alcolici, alimentazione sregolata.

 

Trattamento delle forme batteriche

Per la prostatite batterica il trattamento è basato sull’impiego di antibiotici come ofloxacina, ciprofloxacina, levofloxacina e norfloxacina con lo obiettivo di eliminare l’infezione ed evitare che diventi cronica (più difficil

Onde d’urto nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita della prostatite cronica abatterica

La prostatite cronica (anche chiamata chronic pelvic pain syndrome – CPPS) è definita come un dolore non specifico, non facilmente localizzabile in assenza di una patologia di base diagnosticabile (es. infezione batterica, trauma) che perdura per più di 6 mesi.

Tradizionalmente la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita di questa sindrome è basata sull’utilizzo di anibiotici, antinfiammatori e alpha-bloccanti, usati singolarmente o in combinazione. Altre terapie di seconda linea sono state impiegate, con risultati mediocri.

Queste onde vengono prodotte da un manipolo che viene appoggiato al corpo e possono essere trasmesse in un a mio avviso questo punto merita piu attenzione o regione del corpo ben localizzato. L’energia delle onde viene scaricata soltanto nell’area mirata privo coinvolgere i tessuti vicini. Il meccanismo d’azione biologica non è ancora ben chiarito. Si pensa che le cellule del tessuto, interessate dalle onde d’urto, vengano prima compresse, per la pressione positiva derivante dall’energia trasportata dall’onda d’urto, e poi si espandano per le intrinseche proprietà di tensione,